Scrittura cinese
L’alfabeto cinese è composto da oltre 50.000 caratteri, anche se ne vengono comunemente utilizzati circa 2.000. La sua scrittura si basa sull’ideogramma, in cui ogni carattere rappresenta una parola o un concetto. I caratteri cinesi sono tratti con una certa fluidità e sono composti da linee molto sottili e delicate.
È possibile distinguere la scrittura cinese da quella giapponese o coreana grazie alle proporzioni dei caratteri e alle linee che li contraddistinguono. Per esempio, i caratteri cinesi hanno delle linee in orizzontale e in verticale molto nette, che ne definiscono la forma. Inoltre, i caratteri in cinese sono solitamente più larghi e piatti rispetto agli altri, ed hanno una tipica forma quasi quadrata. Nel complesso, la scrittura cinese è molto delicata e raffinata, e questo la rende facilmente distinguibile dalle altre due.
Scrittura giapponese
L’alfabeto giapponese è composto da tre stili diversi – hiragana, katakana e kanji. Hiragana e katakana sono due stili molto simili, entrambi basati sull’alfabeto fonetico giapponese, mentre i kanji sono degli ideogrammi prelevati dalla scrittura cinese. Un’altra differenza rispetto alla scrittura cinese è che in Giappone, il giapponese è scritto da sinistra verso destra, in alcune circostanze, anche da destra verso sinistra.
Per distinguere la scrittura giapponese da quella cinese o coreana, è necessario guardare con attenzione alla forma dei caratteri. In giapponese, i caratteri hanno delle linee molto chiare, nette e verticali, che li distinguono dall’informalità della scrittura cinese. Gli ideogrammi giapponesi sono spesso più tondeggianti e curvilinei di quelli cinesi. Inoltre, in generale, è più comune trovare katakana e hiragana in scritture giapponesi, mentre kanji sono utilizzati solo in casi particolari.
Scrittura coreana
L’alfabeto coreano è chiamato Hangul ed è basato sulla combinazione di consonanti e vocali. Rispetto alla scrittura cinese o giapponese, quella coreana è molto più recente, essendo stata formalizzata solo alla fine del XIV secolo. Come per il giapponese, la scrittura coreana utilizza anche un’alternanza tra orizzontale e verticale delle linee.
Per distinguere la scrittura coreana da quella cinese o giapponese è necessario osservare gli spazi bianchi che si creano tra i caratteri. La scrittura coreana è molto precisa ed uniforme, con linee che si intersecano in modo preciso. La scrittura coreana è quindi molto più regolare di quella giapponese, contraddistinta da una forma più rotonda e delle linee più morbide, mentre quella cinese è più delicata, con tratti sottili e affusolati.
In conclusione, anche se a prima vista le scritture cinese, giapponese e coreane possono sembrare simili, in realtà sono molto differenti tra loro. Osservare le forme dei caratteri ed i tratti può aiutare a distinguere tra le tre scritture. Tenere presente queste piccole differenze ci permetterà di riconoscere in modo più preciso la scrittura che stiamo osservando.