Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i pesci non bevono come noi esseri umani. Non possono inghiottire grandi quantità di acqua o bere da una bottiglia come facciamo noi. Ciò dipende principalmente dalle loro caratteristiche fisiche e dall’ambiente in cui vivono.
I pesci traggono acqua attraverso le loro branchie. Le branchie sono organi specializzati nella respirazione che consentono ai pesci di estrarre l’ossigeno dall’acqua. Oltre a catturare ossigeno, le branchie sono anche responsabili dell’eliminazione di anidride carbonica e altre sostanze metaboliche. Quindi, quando i pesci aprono le fauci, l’acqua fluisce attraverso le loro branchie. Da qui, l’ossigeno viene prelevato dall’acqua e il resto viene espulso.
L’acqua che entra nelle branchie dei pesci è utilizzata principalmente per la respirazione e per trasportare l’ossigeno a tutto il corpo. Questo liquido viene costantemente filtrato attraverso le branchie, consentendo ai pesci di estrarre tutto il necessario per sopravvivere. Ma cosa succede se questi pesci non possono sopportare l’acqua in cui si trovano?
Alcuni pesci possono adattarsi e sopravvivere in diverse concentrazioni di salinità, ma ci sono alcune specie che vivono in acque dolci e altre che vivono in acque salate. Quindi come fanno ad affrontare questi ambienti così diversi? La risposta risiede nelle informazioni genetiche e nella fisiologia dei pesci.
Ad esempio, i pesci d’acqua dolce, come le trote o i pesce gatto, hanno corpi adattati per eliminare l’acqua in eccesso attraverso la minzione e producono urine molto diluite. Questo è importante perché l’acqua dolce tende ad entrare nei loro corpi per osmosi, diluendo i sali presenti nelle loro cellule. Quindi, per evitare che ciò accada, devono espellere l’acqua in eccesso e diluire le sostanze all’interno del loro corpo.
D’altra parte, i pesci marini, come il pesce pagliaccio o il tonno, vivono in un ambiente salato. Questo significa che l’acqua che bevono contiene una quantità significativa di sali. Per bilanciare l’eccessiva salinità interna, questi pesci conservano l’acqua nel loro corpo, producendo urine concentrate e prelevando sale attraverso le loro branchie.
In sostanza, i pesci non bevono nel senso classico in cui lo facciamo noi esseri umani. Invece, l’acqua entra nel loro corpo attraverso le branchie e viene utilizzata per scopi vitali come la respirazione e il trasporto dell’ossigeno. I pesci si sono evoluti per adattarsi all’ambiente in cui vivono, sia esso dolce o salato, e hanno sviluppato meccanismi fisiologici unici per gestire queste diverse condizioni.
Quindi, la prossima volta che osservi i pesci in un acquario o in un fiume, ricorda che stanno assorbendo l’acqua attraverso le loro branchie per sopravvivere. È un processo affascinante che dimostra quanto sia adattabile la vita in acqua e quanto sia diverso rispetto alla nostra esperienza di bere.