La storia della Chiesa di San Domenico risale al 1227, quando i frati domenicani giunsero a Torino e cominciarono a costruire il loro convento. La chiesa fu poi edificata tra il 1304 e il 1469, come dimostra il portale gotico che ancora oggi si trova sul lato destro della facciata. Nel XVII secolo il convento subì un’ampia ristrutturazione e la chiesa fu ricostruita in stile barocco, con la bella facciata a due ordini che ancora oggi la caratterizza.
All’interno della chiesa è possibile ammirare numerosi capolavori artistici, tra cui l’altare maggiore in marmo policromo del XVII secolo, la grande pala d’altare del pittore torinese Andrea Pozzo, raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Domenico e Caterina da Siena, e la cappella di Sant’Anna, decorata con affreschi di Bernardino Quadri.
Ma la Chiesa di San Domenico non è solo un luogo di culto e di arte. Lungo la sua storia, infatti, ha anche avuto un ruolo di grande importanza nella vita sociale e politica della città. Nel XVIII secolo, ad esempio, fu uno dei centri di riferimento della cultura torinese, ospitando eventi e incontri intorno ai quali si radunavano intellettuali e artisti. Nel XIX secolo, invece, la chiesa e il convento divennero la sede dell'”Ospizio di Sant’Anna”, un luogo di assistenza per le madri povere e i loro figli, che ancora oggi esiste ed opera in un’altra sede.
Un’altra particolarità della Chiesa di San Domenico è rappresentata dalle reliquie che conserva al suo interno. In particolare, la chiesa è famosa per ospitare le reliquie di San Tommaso d’Aquino, uno dei maggiori filosofi e teologi della storia cristiana. Nella cappella dedicata al santo è possibile ammirare l’urna che contiene il suo cranio e una serie di oggetti appartenuti al santo, come il suo breviario.
Insomma, la Chiesa di San Domenico a Torino è un luogo straordinario sia dal punto di vista dell’arte e dell’architettura, sia per la sua storia e la sua importanza culturale e sociale. Per chi visita Torino, è un luogo imperdibile che merita senz’altro di essere scoperto e apprezzato.