Il Negroamaro è un vitigno autoctono della Puglia, regione situata nel sud-est dell’Italia. Questo vitigno è noto per produrre dei vini intensi e corposi, ricchi di carattere e di personalità. Ma quale uva viene utilizzata per la produzione di questo eccellente vino?

L’uva che viene utilizzata per la produzione del vino Negroamaro è, come suggerisce il nome stesso, l’uva Negroamaro. Questo vitigno, conosciuto anche come “nero amaro” per via della sua pelle scura e del sapore amarognolo che può presentare, è caratterizzato da grappoli di dimensioni medie con bacche di colore blu scuro o nero.

Le uve Negroamaro crescono meglio in terreni calcarei e argillosi e trovano la loro massima espressione nelle zone di produzione della Puglia, come ad esempio nella zona di Salento. Qui, grazie al clima caldo e alla terra fertile, l’uva raggiunge una maturazione perfetta, dando origine a vini di grande qualità.

La vendemmia dell’uva Negroamaro avviene tradizionalmente in autunno, quando le uve raggiungono la piena maturazione. Dopo essere state raccolte manualmente, le uve vengono portate in cantina per essere fermentate. Durante questo processo, lo zucchero presente nell’uva viene trasformato in alcol, dando vita al vino vero e proprio.

La fermentazione può avvenire sia in acciaio inossidabile che in botti di legno, a seconda della preferenza del produttore e dello stile del vino che si vuole ottenere. Dopo la fermentazione, il vino viene lasciato maturare per un certo periodo di tempo, che può variare da sei mesi a diversi anni, a seconda dello stile e della qualità del vino desiderato.

Il vino con l’uva Negroamaro è caratterizzato da un colore rosso intenso, violaceo. Al naso, si possono percepire intensi profumi di frutta matura, come ciliegie e prugne, accompagnati da sentori di spezie e erbe aromatiche. Al gusto, il Negroamaro offre una piacevolezza che prende forma attraverso la sua struttura piena, il corpo rotondo e tannini morbidi.

I vini a base di uva Negroamaro possono essere consumati giovani, per godere della loro freschezza e fruttuosità, oppure invecchiati, per sviluppare ulteriormente la loro complessità e profondità. Questi vini si abbinano bene con una vasta gamma di piatti, come carni rosse, formaggi stagionati e specialità della cucina pugliese, come la famosa orecchietta con salsiccia e rapini.

In conclusione, l’uva che va nel vino Negroamaro è l’uva omonima, caratterizzata da una pelle scura e dal sapore amarognolo. Questo vitigno autoctono della Puglia produce vini di grande qualità, caratterizzati da un colore intenso, profumi fruttati e un gusto corposo. L’uva Negroamaro trova la sua massima espressione nelle zone di produzione della Puglia, come nel Salento, dove il clima e il terreno permettono alla uva di raggiungere una maturazione perfetta. Se amate i vini pieni di carattere, vi consiglio di provare il Negroamaro, una delle gemme del panorama enologico italiano.

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