In primo luogo, bisogna considerare che il vino nel Medioevo era spesso diluito con acqua o addirittura speziato con spezie ed erbe aromatiche. Questo era fatto principalmente per migliorare la sicurezza del bere, in quanto l’acqua non era sempre sicura da bere a causa della mancanza di igiene e di un’adeguata gestione delle risorse idriche. Inoltre, le spezie venivano usate per coprire eventuali cattivi sapori o odori del vino, che poteva essere facilmente corrotto a causa delle condizioni di conservazione.
Un altro fattore che influenzava il sapore del vino nel Medioevo era la qualità delle uve utilizzate per produrlo. Le varietà di uva coltivate erano molto differenti da quelle attuali e spesso erano caratterizzate da una maggiore acidità e meno zuccheri rispetto a quelle che invece hanno preso piede negli ultimi secoli. Di conseguenza, il vino un sapore più aspro e meno dolce rispetto a quello che siamo abituati a bere oggi.
Le tecniche di vinificazione utilizzate nel Medioevo erano anche molto diverse da quelle odierne. L’uso di grandi botti di legno nella fermentazione e nella conservazione del vino era comune, il che conferiva al vino un carattere più pronunciato e spesso legnoso. Inoltre, il vino era spesso invecchiato per periodi più lunghi rispetto a quelli attuali, il che poteva conferirgli un sapore più amaro e terroso.
La temperatura di servizio del vino nel Medioevo era anche molto diversa da quella odierna. Il vino era preferito bevuto caldo, a temperature che oggi potrebbero sembrare al di fuori dei nostri gusti. Questo era particolarmente vero per i vini rossi, che erano spesso scaldate di essere consumati. Questa pratica era influenzata dalla credenza che il vino caldo fosse benefico per il corpo e per la salute.
Va notato che il concetto stesso di “sapore” non era così centrale nella cultura del vino medievale come lo è oggi. Infatti, il vino era spesso considerato un alimento e una bevanda terapeutica piuttosto che un gustoso accompagnamento per i pasti. Gli aromi e i sapori del vino potevano variare notevolmente a causa delle differenze nella produzione e nella conservazione, ma l’attenzione alla complessità dei profumi e dei gusti era meno rilevante rispetto a ciò che troviamo nella cultura del vino odierna.
In conclusione, il vino nel Medioevo aveva un sapore molto diverso da quello che beviamo oggi. Era spesso speziato o diluito con acqua per ragioni di sicurezza e aveva un sapore più aspro, meno dolce e talvolta legnoso. Le tecniche di vinificazione erano meno sofisticate e il vino veniva spesso bevuto caldo. Bisogna quindi considerare questi fattori quando si immagina il gusto del vino medievale, ricordando che il concetto di “sapore” era meno centrale nella cultura del vino di allora.