La vita di Charles Bronson è iniziata nell’Ohio nel 1921, figlio di un minatore ucraino. Dopo aver vissuto la povertà della Grande depressione, Bronson si è arruolato nell’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale, guadagnandosi la Medaglia del Coraggio. Dopo la guerra, ha iniziato la sua carriera di attore, muovendosi inizialmente in Europa e recitando in film come “Il grande circo” e “La strada degli agguati”.
Il successo a Hollywood arriva negli anni ’60, grazie ai suoi ruoli in film come “La grande fuga” e “I magnifici sette”. Nel 1974, Bronson viene scritturato per il film “Death Wish” dove lo vediamo nei panni dell’architetto Paul Kersey che dopo che sua moglie viene uccisa da ladri a ripetizione, diventa vigilante per le strade di New York City. Il film, diretto da Michael Winner, ha ottenuto un enorme successo commerciale e Bronson è diventato un’icona del genere action.
Dopo Death Wish, Bronson ha continuato a recitare in numerosi film di azione e thriller, come “Assassination”, “The Evil That Men Do” e “Kinjite: Forbidden Subjects”. Durante gli anni ’80, è stato ospite del Saturday Night Live, in uno sketch interpretava se stesso che non riusciva ad andare in pensione a causa della sua immagine dura. Bronson ha anche recitato in diversi film per la televisione e ha fatto apparizioni in sitcom come “The Simpsons”.
Nell’ultima fase della sua vita, Charles Bronson si è ritirato a vita privata con la sua terza moglie, la sceneggiatrice Jill Ireland, con cui ha avuto due figli. Tuttavia, la sua salute ha iniziato a peggiorare. Nel 1998, ha subito una grave ferita al collo mentre recitava in un film a causa di un dialogo “impressionante”, ma ha continuato a lavorare per altri due anni fino a quando non è stato costretto a ritirarsi per motivi di salute nel 2000. È morto l’anno successivo, all’età di 81 anni, a causa di una polmonite.
Charles Bronson è stato un’icona del cinema action e ha definito il personaggio dell’eroe silenzioso e spietato. La sua faccia dura, i suoi occhi intensi e la sua voce corposa lo hanno reso un attore indimenticabile. Con la sua morte, il cinema ha perso un grande protagonista, ma la sua eredità continuerà a vivere nei suoi film, nei suoi fan e nei futuri attori che si ispirano al suo stile e alla sua impostazione.