Carlo di Borbone era destinato a succedere a suo padre come re di Napoli, ma il suo fu segnato da numerosi sconvolgimenti politici. Durante le guerre napoleoniche, Carlo di Borbone fu costretto a fuggire in Sicilia e cercò di organizzare una resistenza contro le forze francesi. Tuttavia, nel 1806, Napoli cedette al controllo francese e Carlo fu costretto a rifugiarsi in Spagna, dove il suo parente Ferdinando VII era re.
Nonostante l’esilio, Carlo di Borbone mantenne una forte aspirazione al trono delle Due Sicilie e cercò costantemente di riconquistare il suo regno. Nel 1815, con la caduta di Napoleone Bonaparte, Carlo di Borbone tornò in Italia e fu riconosciuto come re di Napoli. Tuttavia, il suo regno non fu privo di difficoltà.
Carlo di Borbone era considerato un sovrano conservatore e autoritario, e le sue politiche suscitarono spesso l’opposizione di molti settori della società. In particolare, la questione delle riforme politiche e dell’abolizione del sistema feudale furono fonte di tensione. Molti ritenevano che Carlo di Borbone fosse arretrato rispetto ad altri monarchi europei che stavano adottando politiche di modernizzazione.
La situazione politica delle Due Sicilie si deteriorò ulteriormente nel corso degli anni. Nel 1820, scoppiò una rivolta sostenuta da gruppi liberali e costituzionalisti che chiedevano una maggiore democrazia e una costituzione. Carlo di Borbone fu costretto a concedere una costituzione, ma ben presto cercò di annullarla. Nel 1821, fu costretto a fuggire nuovamente in esilio, questa volta a Vienna.
Durante il suo esilio, Carlo di Borbone cercò il sostegno di altre potenze europee per riconquistare il trono. Nel 1830, con la rivoluzione francese che spazzò via la monarchia borbonica in Francia, sembrò che ci fossero prospettive di successo. Tuttavia, gli sforzi di Carlo di Borbone furono vani e non riuscì mai a riconquistare il trono. Morì il 22 febbraio 1859, a Gorizia, senza aver mai visto il suo regno restaurato.
L’importanza storica di Carlo di Borbone delle Due Sicilie risiede principalmente nel suo ruolo come rappresentante della restaurazione monarchica in Europa. Dopo la caduta di Napoleone, molti sovrani e governi cercarono di ristabilire il vecchio ordine sociale e politico. Carlo di Borbone fu uno di questi sovrani restauratori, ma la sua incapacità di adattarsi alle richieste del tempo lo portò alla sconfitta e all’esilio permanente.
Nel corso del XIX secolo, l’idea di una monarchia assoluta come quella rappresentata da Carlo di Borbone divenne sempre più controproducente. Le idee di libertà, uguaglianza e democrazia guadagnarono sempre più terreno, e la figura del monarchico conservatore fu sempre più contestata.
In conclusione, Carlo di Borbone delle Due Sicilie è ricordato come un sovrano di grande importanza nella storia europea del XIX secolo. Sebbene abbia tentato di riconquistare il suo trono e di rappresentare la restaurazione monarchica, le sue politiche autoritarie e arretrate lo resero impopolare e alla fine portarono alla sua sconfitta. La sua vita e il suo regno rappresentano un momento di transizione nella storia europea, in cui il vecchio ordine feudale stava cedendo il passo a nuove idee di governo e di società.