La costruzione del campo iniziò nel 1941 e fu affidata alla ditta tedesca Hochtief. Il progetto prevedeva la costruzione di 4 sezioni, ciascuna delle quali avrebbe potuto ospitare fino a 20.000 prigionieri. Le sezioni erano divise in settori, ognuno dei quali era separato dagli altri da fili spinati e recinzioni elettrificate.
All’interno del campo, i prigionieri erano costretti a vivere in condizioni disumane, costantemente sottoposti ad abusi fisici e psicologici. La maggior parte di loro era costretta a lavorare duramente nelle fabbriche, nei campi o nelle cave di pietra. Coloro che non erano in grado di lavorare venivano immediatamente eliminati.
Il campo di Birkenau è diventato tristemente famoso per essere stato uno dei principali luoghi di sterminio degli ebrei. Nel corso della guerra, più di 1,1 milioni di persone sono state assassinate nel campo, tra cui oltre 960.000 ebrei, 75.000 polacchi, 19.000 rom e sinti, 15.000 prigionieri sovietici e circa 10.000 prigionieri di altre nazionalità.
Per molti di loro, la morte è arrivata immediatamente dopo il loro arrivo nel campo, proprio davanti alle baracche dove venivano stipati in grandi gruppi e poi eliminati con l’uso di gas o tramite fucilazioni. In molti casi, i prigionieri sono stati picchiati, affamati e costretti a lavorare fino alla morte.
Oltre alle baracche dove i prigionieri vivevano, il campo comprendeva anche numerosi edifici utilizzati per scopi vari, tra cui il criminale blocco 11, dove venivano condotti i prigionieri per le esecuzioni, la bettenhaus, che fungeva da ospedale del campo, e il crematorio.
Dopo la fine della guerra, il campo di Birkenau è stato abbandonato e lasciato in uno stato di totale degrado. Negli anni ’60, una parte del campo è stata ristrutturata come memoriale e museo. Oggi, Birkenau è visitato ogni anno da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, che cercano di comprendere la tragedia umana che si è verificata lì e di commemorare le vittime dell’Olocausto.
La maggior parte delle strutture del campo è stata demolita, ma alcune delle baracche, le recinzioni e le torri di guardia sono ancora in piedi, e rappresentano un’emozionante testimonianza visiva della dimensione e della crudezza di Birkenau.
Visita l’area è un’esperienza straziante, che costringe a riflettere sulla natura dell’umanità e sulla fragilità dei diritti umani. Attraverso le testimonianze scritte dei sopravvissuti al campo e l’esame delle strutture ancora in piedi, Birkenau permette di preservare e trasmettere la memoria di coloro che hanno sofferto e perso la vita in uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità.