I sintomi della calcolosi variano a seconda della posizione e della dimensione dei calcoli. Molti pazienti riportano dolore alla schiena o al fianco, nausea e vomito, febbre e brividi, difficoltà a urinare o sangue nelle urine.
Per diagnosticare la calcolosi, il medico può utilizzare diverse tecniche, come l’ecografia, la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica. Una volta confermata la presenza dei calcoli, il trattamento può essere diverso a seconda delle dimensioni e della posizione dei calcoli stessi.
Nei casi più lievi, può essere sufficiente aumentare l’assunzione di acqua per aiutare il corpo a eliminare naturalmente i calcoli. In altri casi, può essere necessario ricorrere a farmaci per aiutare a ridurre il dolore e lenire i sintomi.
Nei casi più seri, invece, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i calcoli. Questo può essere fatto attraverso una procedura endoscopica, in cui gli strumenti vengono introdotti attraverso l’uretra e il tratto urinario inferiore, oppure attraverso un’operazione aperta, in cui si effettua un’incisione nell’addome.
Per prevenire la formazione di calcoli, ci sono alcune misure che si possono adottare. Ad esempio, è importante bere molta acqua per mantenere l’urina diluita e favorire l’eliminazione delle sostanze che possono portare alla formazione di calcoli.
È anche importante limitare l’assunzione di cibi ricchi di ossalato, come gli spinaci, il rabarbaro e la barbabietola, e di cibi ricchi di calcio, come i latticini, se si sospetta di avere una predisposizione alla calcolosi.
Infine, è importante prestare attenzione ai sintomi e fare regolarmente esami del sangue e delle urine per monitorare la salute dei reni e delle vie urinarie.
In generale, la calcolosi delle vie urinarie è una patologia fastidiosa ma trattabile, che può essere prevenuta con alcune semplici misure di stile di vita. È importante parlare con il proprio medico se si sospetta di avere dei sintomi legati alla calcolosi, per poter trovare il miglior trattamento possibile.