Il protagonista della serie è il regista René Ferretti (interpretato da Francesco Pannofino), un uomo amaro e cinico che usa spesso parole volgari e insulta i suoi colleghi. René cerca di portare a termine il suo lavoro nonostante tutte le difficoltà che incontra sul set di “Gli occhi del cuore 2”, una soap opera italiana.
La serie è stata descritta come una satira del mondo della televisione italiana e delle sue produzioni in cui il successo è più importante della qualità. Boris mette in evidenza tutti gli stereotipi e i luoghi comuni del mondo dello spettacolo come gli attori vanesi, i produttori che pensano solo al budget e i registi che cercano solo di mettere in scena un prodotto accettabile.
Il personaggio di René è un concentrato di questa visione del mondo televisivo. René rappresenta il regista frustrato che cerca di fare del suo meglio nonostante le limitazioni del budget e le richieste assurde dei produttori. Il personaggio è stato definito come una parodia di Nanni Moretti.
La serie ha rappresentato un momento importante per la televisione italiana grazie alla sua capacità di andare controcorrente rispetto a tutte le produzioni televisive del momento. Boris è stata la prima serie televisiva italiana a presentare un approccio diverso e originale, portando la creatività italiana a un nuovo livello.
Ma Boris non è solo una serie televisiva. Boris è diventata un vero e proprio fenomeno culturale. La serie è stata esportata in diversi paesi tra cui Germania, Francia, Spagna e Paesi Bassi. In Italia, Boris ha lanciato nuovi talenti come l’attore Alessandro Tiberi e la regista impegnata nel cinema indipendente Anna Negri, entrati poi a far parte di molti progetti italiani di alto livello.
Inoltre, la serie ha ispirato una generazione di giovani registi e sceneggiatori che hanno deciso di seguire il suo esempio, cercando di portare originalità e qualità nella produzione televisiva italiana e nella cultura dello spettacolo. Boris ha aperto le porte a un nuovo modo di fare televisione, dando spazio alla creatività e alla fantasia.
In conclusione, Boris è stata una vera e propria rivoluzione nel mondo della televisione italiana. Una serie originale e dissacrante, che ha portato un nuovo modo di fare televisione, in cui la qualità del prodotto è più importante del successo e dove l’umorismo acido e tagliente ha una sua ragion d’essere. Boris ha rappresentato una vera e propria lezione per il mondo del cinema e della televisione, un insegnamento che ci insegna che la qualità e l’originalità sono ancora importanti, e che rendono un prodotto migliore e più apprezzato dal pubblico.