Nato a Recanati nel 1890, Gigli iniziò la sua carriera nel 1914 con l’Attilio Palombi Opera Company di Livorno. Inizialmente, ebbe difficoltà a trovare un ruolo importante in quanto la sua voce era considerata troppo leggera, ma ben presto le cose cambiarono. Nel 1918 venne scelto per interpretare Alfredo nella Traviata di Giuseppe Verdi, grazie a questa performance divenne noto in tutta Italia.
Il successo di Gigli si espande presto oltre i confini del paese. Nel 1920, debutta a Buenos Aires, in Argentina, e in seguito alla sua prestazione viene subito acclamato dal pubblico. Allo stesso modo, la sua recita in Un ballo in maschera di Verdi nel 1921 al Metropolitan Opera di New York fu accolta con grande applauso dai critici e dal pubblico.
Gigli divenne ben presto una celebrità a livello mondiale e incise centinaia di dischi, mantenendo il suo stile interpretativo riconoscibile. Durante la sua carriera, contribuì anche alla fondazione ed alla promozione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, in Italia. La sua presenza accademica gli guadagnò il rispetto e la stima di molti, non solo per la sua magnifica voce, ma anche per la sua capacità di insegnare e di stimolare i giovani cantanti.
Gigli continuerà ad esibirsi in tutto il mondo fino agli anni ’50, quando la sua voce cominciò a declinare. Dopo il suo ritiro dalle scene, si trasferita in Svizzera dove divenne un insegnante di canto apprezzato. Morì nel 1957 all’età di 67 anni, lasciando dietro di sé un’eredità musicale che ancora oggi continua ad influenzare le giovani generazioni di tenori.
Ancora oggi, Gigli è ricordato come uno dei più grandi cantanti dell’opera di tutti i tempi. La sua voce inconfondibile, la sua presenza scenica e la sua personalità carismatica, rappresentano il culmine di un’epoca in cui l’opera era un’arte popolare e rispettata. La sua influenza si può cogliere ancora oggi, non solo nei musicisti che lo hanno ammirato, ma anche in coloro che ereditarono il passaggio della sua arte.
In conclusione, Beniamino Gigli è stato un artista eccezionale che ha segnato l’epoca dall’opera italiana. La sua voce, la sua tecnica, la sua presenza scenica e la sua passione per l’opera lo hanno reso un’icona della musica del XX secolo. Sebbene fosse un uomo modesto e riservato, la sua personalità unica gli ha permesso di diventare un superstar mondiale.