Nato a Parma, Zucchi si trasferì a Roma alla fine degli anni ’20 del XVII secolo e divenne un protetto della famiglia Barberini. Fu durante questo periodo che iniziò i suoi studi sulla fisica e l’astronomia e iniziò a costruire strumenti per la valutazione degli oggetti celesti. Nel 1639, fu eletto membro dell’Accademia dei Lincei e nel 1661 fu invitato a diventare uno dei dodici membri della Royal Society di Londra.
Uno dei maggiori contributi di Zucchi riguarda la costruzione di specchi per telescopi. Insieme a Galileo Galilei, fu tra i primi ad applicare la riflessione alla realizzazione del telescopio. Nel 1616, Galilei aveva costruito un telescopio con una lente convessa e concava, ma Zucchi suggerì di utilizzare uno specchio convesso al posto della lente convessa. Nel 1618, costruì un telescopio sulla base dei suoi studi, utilizzando lo specchio concavo. Insieme al frate domenicano Niccolò Zucchi, Bartolomeo pubblicò un saggio sul telescopio, intitolato “Opticorum Libri Sex”, nel 1652.
Oltre alla sua attività di astronomia e matematica, Zucchi si dedicò anche all’architettura e alla progettazione di costumi teatrali. Nel 1652 costruì la Cappella di Santa Teresa nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma. Il suo lavoro è stato influenzato dalle opere di Bernini, Borromini e Michelangelo.
Zucchi morì a Roma nel 1670. Lasciò numerosi scritti sulla filosofia e la fisica, inclusa una riflessione sui meccanismi dell’universo e sulla natura del tempo. La sua opera è stata descritta come un assemblaggio di sapere universale che copre ogni campo della conoscenza.
In un periodo in cui il sapere era molto specializzato e frammentato, la figura di Zucchi appare come un poliedrico errante, interessato a ogni ramo della conoscenza. La sua figura è emblematica dell’epoca di massimo splendore della cultura italiana, dalla quale avrà la possibilità di divenirne un rappresentante illustre. La sua opera ha avuto un ruolo notevole nello sviluppo della scienza del XVII secolo e segna un passaggio cruciale dalla metafisica alla fisica.
In ultima analisi, Bartolomeo Zucchi può essere considerato un prototipo del moderno “uomo rinascimentale”, uno scienziato e pensatore il cui lavoro ha spaziato tra molteplici campi della conoscenza. Il suo contributo alla scienza e all’astronomia sono stati fondamentali per lo sviluppo della tecnologia moderna. Con il suo lavoro, ha dimostrato come un approccio interdisciplinare alla conoscenza possa portare a risultati straordinari. La sua figura rimane ancora oggi una delle più importanti della scienza e della cultura italiana.