Il sistema ATECO è stato introdotto in Italia nel 1993, dopo l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale n. 29, che ha definito la sua struttura e le modalità di utilizzo. Da allora, l’elenco delle attività economiche presenti nel codice è stato aggiornato più volte, con l’ultima revisione avvenuta nel 2007.
Il codice ATECO è composto da quattro cifre, che indicano una serie di attività economiche simili tra loro. Le prime due cifre sono le più generali e indicano il settore principale dell’attività, mentre le ultime due cifre si riferiscono all’attività specifica.
Ad esempio, il codice ATECO 47.73 si riferisce al settore del commercio al dettaglio di farmaci e prodotti per la salute, mentre il codice ATECO 01.13 si riferisce all’attività di coltivazione di pomodori e ortaggi a foglia.
L’utilizzo dell’ATECO è fondamentale per la produzione di statistiche e analisi sull’economia italiana. Le autorità possono vedere facilmente qual è il settore dell’economia che sta crescendo o diminuendo, quali sono le attività che creano più o meno occupazione, o quali sono le aree geografiche che stanno avendo una maggiore espansione economica.
Ma l’utilizzo dell’ATECO non è limitato al settore pubblico. Anche le imprese hanno bisogno di questo codice per presentare la propria attività alle banche, alle compagnie assicurative o alle autorità amministrative. Inoltre, il codice ATECO è utilizzato anche per la classificazione delle aziende nei sistemi di rating e nelle valutazioni di credito.
Il sistema ATECO è stato progettato per essere flessibile e in grado di adattarsi alle evoluzioni del mercato e dell’economia. Infatti, l’elenco delle attività economiche che è stato sviluppato nel 1993 non è stato modificato soltanto per tenere il passo con le trasformazioni in corso, ma anche per integrare nuove attività che emergono con l’avvento delle tecnologie innovative.
L’elenco completo delle attività economiche di cui l’ATECO tiene traccia è consultabile presso l’ISTAT, l’istituto di statistica italiano. In generale, l’elenco è diviso in 21 sezioni, che riassumono i settori principali dell’economia italiana. Ad esempio, la sezione A riguarda l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca, mentre la sezione Q riguarda i servizi relativi all’alloggio e alla ristorazione.
In sintesi, l’ATECO è uno strumento molto importante per l’analisi e la pianificazione economica dell’Italia. Grazie a questo codice, le autorità e le imprese hanno a disposizione una panoramica completa e dettagliata del mercato, delle attività economiche e delle tendenze in corso. L’ATECO è inoltre un sistema flessibile e adattabile alle evoluzioni del mercato, e si prevede che continuerà ad essere un riferimento per molti anni a venire.