Arturo Merzario è un pilota di auto e motociclette nato a Civenna, in provincia di Como, nel 1943. La sua carriera nel mondo delle corse è stata lunga e ricca di successi, ma stato accompagnato da momenti difficili e addirittura drammatici. Nel 1971, infatti, il pilota italiano rimase coinvolto in un terribile incidente alla 24 Ore di Le Mans, in cui persero la vita Joakim Bonnier e Pierre Levegh.
Merzario fu uno dei primi ad arrivare sul luogo dell’incidente e cercare di aiutare i piloti coinvolti. Il ricordo di quella tragedia lo perseguiterà per tutta la vita e gli cambierà profondamente il modo di concepire le corse automobilistiche.
Ma Merzario è stato anche un pilota coraggioso e combattivo. Ha partecipato numerose volte alla famosa corsa africana Paris-Dakar, vincendola nel 1984 alla guida di un’auto Mercedes. Nel 1976, inoltre, partecipò al Gran Premio d’Austria con una March 761 rimasta senza porte, che Merzario dovette “tenere in mano” durante tutto il giro!
Merzario si ritirò dalle corse nel 1989, ma la sua passione per il mondo dell’automobilismo lo ha portato a diventare un importante imprenditore nel settore delle auto da corsa. Nel 1992 ha infatti fondato la Merzario Engineering, azienda che produce vetture per le competizioni automobilistiche.
Oggi Arturo Merzario vive tra la sua villa di Como e il suo palazzo di Monza. Sembra che la passione per le corse non lo abbia ancora abbandonato, ma ora la vive da spettatore, seguendo con attenzione le vicende del circus automobilistico dall’alto della sua esperienza.
Arturo Merzario è stato un pilota di razza, un uomo coraggioso e combattivo che ha lasciato il segno nel mondo delle corse automobilistiche. Con il suo polso d’acciaio, il suo stile di guida aggressivo e la sua determinazione, Merzario ha saputo conquistare la stima e l’ammirazione di piloti e appassionati in tutto il mondo.