Conan Doyle è nato a Edimburgo, in Scozia, nel 1859. Dopo aver studiato medicina all’Università di Edimburgo, si trasferì a Londra per aprire un’attività medica. Tuttavia, finì per dedicarsi maggiormente alla scrittura, pubblicando il suo primo romanzo intitolato “A Study in Scarlet” nel 1887.
Il romanzo era la presentazione del celebre detective Sherlock Holmes e del suo assistente Watson. Il libro fu accolto con entusiasmo dal pubblico e aprì la strada a una serie di storie che avrebbero reso il detective famoso in tutto il fantascienza.
Con l’avanzare della carriera di Conan Doyle, il suo interesse per il misticismo e l’occulto si intensificò. Nel 1917, dopo la morte di suo figlio in guerra, l’autore cercò di entrare in contatto con il ragazzo attraverso una serie di medium. Queste esperienze lo portarono a scrivere il libro “The History of Spiritualism”, nel quale analizza le testimonianze di varie persone che affermano di aver comunicato con i defunti.
Tuttavia, anche se la prolificità di Conan Doyle è stata notevole, non tutto ciò che ha scritto è stato accolto con entusiasmo dalla critica. Ad esempio, il romanzo “The Lost World”, che segue le avventure del professor Challenger alla ricerca di una terra sconosciuta abitata da dinosauri, è generalmente considerato un lavoro di minore rilevanza rispetto alla serie di Sherlock Holmes.
Ma indipendentemente dalla valutazione della critica, c’è un aspetto dei lavori di Conan Doyle che non può essere negato: la sua abilità nel creare personaggi memorabili come Sherlock Holmes e brillanti storie che hanno resistito alla prova del tempo. Per questo motivo, l’autore ha lasciato un segno indelebile nella letteratura inglese e continua a stimolare la fantasia e la creatività di generazioni di lettori.