Ariston Records: la storia del leggendario marchio musicale italiano

Ariston Records è stato uno dei marchi discografici più importanti dell’Italia dal 1949 al 1981.
Il fondatore, Marcello Giombini, era un pianista e compositore italiano che aveva una visione chiara di ciò che il mercato discografico doveva offrire. Per questo, fondò la sua società a Milano con l’ambizione di creare un marchio discografico che potesse rafforzare i valori della cultura e della musica italiana nel mondo.

Nel 1953 Ariston Records firmò un contratto con la Columbia, una delle più grandi case discografiche internazionali, per distribuire la sua musica nel resto d’Europa.
Il primo grande successo del nitido marchio italiano arrivò con lo swing nei primi anni ’60. Artisti come Ezio Leoni, Fred Bongusto e Tony Dallara dominarono le classifiche con canzoni come “Una zebra a pois” e “La novia”.

Ariston Records si affermò come una delle principali case discografiche della musica leggera italiana. Nel 1971, il singolo “Ma che freddo fa” di Nada diventò l’edizione italiana dell’Eurovision Song Contest. Grazie al successo dei suoi artisti, Ariston Records crebbe rapidamente e rappresentò numerosi cantanti e band nazionali come i Dik Dik, Equipe 84, Dino, Franco Battiato, Gino Paoli e Patty Pravo.

Il logo di Ariston Records divenne il simbolo della cultura pop italiana dei decenni successivi. Il marchio aveva un’immagine leggera, in linea con i suoi artisti, e la sola sua presenza su un vinile era sufficiente a fargli raggiungere la vetta delle classifiche di vendita. Nel corso degli anni, il marchio discografico Ariston Records divenne parte integrante della cultura musicale italiana.

Tuttavia, la fine della sua popolarità arrivò alla fine degli anni ’70, quando stili musicali come il punk e il disco cambiarono il mondo della musica italiana. Nonostante i suoi tentativi di diversificarsi, il marchio discografico Ariston Records perse terreno e nel 1981 fu acquisita dalla società musicale Warner Bros.

Oggi, il marchio Ariston Records è stato completamente assorbito dall’enorme catena WB, ed è diventato parte della sua ampia collezione di case discografiche.
Tuttavia, la sua eredità vive ancora e il marchio continuo a essere ricordato come uno dei più importanti marchi discografici della storia italiana.

In conclusione, Ariston Records ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica italiana. Il marchio è stato uno dei primissimi a identificarsi con la cultura pop e musicale italiana, e ha prodotto molti dei più grandi successi dell’era della musica leggera italiana. Anche se la sua popolarità è diminuita alla fine degli anni ’70, il marchio Ariston Records rimarrà per sempre un’icona della musica italiana e un simbolo della ricerca dell’eccellenza.

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