Per comprendere meglio la magia dell’arcobaleno, dobbiamo prima conoscere come si forma. Gli arcobaleni si creano quando la luce del sole attraversa le goccioline d’acqua sospese nell’aria. La luce bianca del sole, che contiene tutti i colori dello spettro visibile, viene separata e rifratta dalle gocce d’acqua, creando così il bellissimo spettacolo che ammiriamo. Questo fenomeno è chiamato dispersione della luce.
Ora, passiamo al cuore della questione: quanti colori troveremo in un arcobaleno? La risposta può sorprendere alcuni: l’arcobaleno contiene tutti i colori dell’arcobaleno! Ma come è possibile, se siamo abituati a vedere solo sette colori distinti? La risposta risiede nella percezione umana.
La teoria generale afferma che ci sono sette colori nell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e viola. Questa suddivisione è basata sul sistema di classificazione dei colori creato da Sir Isaac Newton nel XVII secolo. Newton ha scoperto che la luce bianca può essere scomposta in questi sette colori attraverso una serie di esperimenti.
Tuttavia, il numero effettivo di colori presenti nell’arcobaleno è infinito. Ogni punto di luce all’interno dell’arcobaleno contiene tutti i colori, ma l’occhio umano non riesce a distinguere tutte le tonalità. Quindi, anche se percepiamo sette distinti colori, tecnicamente ce ne sono molti di più.
Ma come possiamo essere sicuri che ci siano solo sette colori nell’arcobaleno? La risposta è semplice: la luce si muove in onde e queste onde si differenziano per lunghezza. I colori che percepiamo sono solo diverse lunghezze d’onda all’interno dello spettro visibile. L’arcobaleno non si ferma a un certo punto, ma continua all’infinito con altre lunghezze d’onda che i nostri occhi non riescono a vedere.
Perché poi gli arcobaleni seguono sempre la stessa sequenza di colori? Questo avviene a causa delle diverse lunghezze d’onda delle onde luminose. Le gocce d’acqua, come delle piccole lenti, separano la luce in base alla lunghezza d’onda. Rossa ha la lunghezza d’onda più lunga, seguita da arancione, giallo e così via, fino a viola che ha la lunghezza d’onda più corta. Quando la luce viene rifratta, viene deviata in modo diverso a seconda della sua lunghezza d’onda, creando così la sequenza di colori che vediamo nell’arcobaleno.
Ma non è tutto. Esistono anche arcobaleni doppi, noti come arcobaleni primario e secondario. L’arcobaleno primario è quello che vediamo più comunemente, mentre l’arcobaleno secondario è più debole e ha un ordine di colori invertito rispetto al primo. In questo caso, l’ordine dei colori dell’arcobaleno è viola, indaco, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso.
Quindi, la prossima volta che vedremo un arcobaleno, possiamo apprezzare non solo la sua bellezza, ma anche la meraviglia della luce e del colore. Un arcobaleno ci offrirà sette colori distinti, ma ricordiamoci che in realtà contiene un infinito spettro di colori che non possiamo nemmeno immaginare. E ora siamo più consapevoli del motivo per cui gli arcobaleni ci affascinano così tanto.