La storia si svolge in un futuro distopico in cui la violenza e la delinquenza sono diffuse nella società. Il protagonista, Alex DeLarge, è un giovane che si esprime attraverso una particolare mescolanza di slang, inglese infarcito di termini russi. Alex e i suoi amici, chiamati “droogi”, commettono aggressioni, violenze, stupri e furti, finché non finisce in galera.
In carcere, Alex si offre di diventare una cavia per un esperimento condotto dal governo, che consiste nell’impiantar gli “impulsi” nel suo cervello per impedirgli di commettere altri reati. Questa tecnica è denominata “trattamento Ludovico”. Dopo il trattamento, Alex diventa incapace di commettere violenze, anche solo di attaccare se stesso se in presenza di qualcuno che gli ricorda l’aggressione subita. Viene quindi cacciato di casa dalla sua famiglia e costretto ad affrontare l’ostilità del mondo esterno che ritiene il suo passato lo renda totalmente indesiderabile.
Il romanzo viene spesso descritto come una critica alla psicologia comportamentale, in particolare alla pratica del comportamentismo. Il fatto che Alex sia trattato come un animale da laboratorio è visto come una denuncia dell’insensibilità con cui la scienza manipola gli esseri umani. Ma la questione è più complessa: Burgess non sembra avere un’opinione definitiva sulla natura umana o sulla libertà. È stato suggerito che il suo intento fosse quello di contrapporre il comportamento umano alla libertà, anche quando questa si traduce in malvagità o crudeltà.
Il libro e il film hanno causato una serie di controversie, sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti, portando alla messa al bando dell’opera in alcuni Paesi. La violenza sessuale, la violenza gratuita e la descrizione del sistema carcerario hanno portato a un acceso dibattito sulla libertà individuale e sui limiti che lo Stato deve porre. Ad ogni modo, l’opera ha anche suscitato notevoli dibattiti sulla teoria della politica governativa riguardante il ruolo di un individuo come individuo.
In ogni caso, l’arancia meccanica è una lettura affascinante e controversa. Burgess ha saputo creare un personaggio indimenticabile, che fa riflettere sui confini tra il bene e il male, la crudeltà e la moralità, la libertà e il controllo. Alex è una figura complessa, piena di contrasti e contraddizioni, che rappresenta una forse poco conosciuta realtà del nostro tempo. Il suo mondo è un mondo violento, ma anche pieno di vita e di colori, di musica, di arte e di passione. Burgess ha creato un’opera che serve a rappresentare i confini tra la realtà e la fantasia, le libere scelte e quelle obbligate dalla società che governa. Un’opera per molti versi attuale nonostante trascursi in un futuro immaginario.