Partendo da Cagliari, la mia prima tappa è stata Cikappa. Questo minuscolo paese, situato ai piedi del massiccio del Gennargentu, sembra essere rimasto immerso nel tempo. Le sue stradine acciottolate, le case in pietra, le chiese antiche: tutto sembra raccontare una storia passata, che si perde nel tempo.
Ho visitato la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, risalente al XVII secolo, che conserva ancora intatta la sua atmosfera antica. Ho poi fatto una lunga passeggiata nei boschi circostanti, seguendo sentieri suggestivi che mi hanno condotto fino a una sorgente d’acqua cristallina.
Ma il vero tesoro di Cikappa è il suo pane: la famosa filindeu, prodotta ancora oggi seguendo un’antica ricetta tramandata di generazione in generazione. Ho avuto la fortuna di assistere alla sua preparazione presso una bottega artigianale, alla presenza di un maestro filandeiro, che ha saputo raccontarmi le curiosità legate a questo prodotto unico e pregiato.
Successivamente, ho fatto tappa a Oliena. Questo paese, situato nel cuore della Barbagia, è celebre per la sua tradizione vinicola e per la produzione di tappeti pregiati. Ho visitato alcune cantine di vino, degustando alcuni dei vini locali più famosi: dal Cannonau al Vermentino, passando per il Moscato di Sardegna.
Inoltre, ho ammirato i tappeti di Oliena, veri e propri capolavori artigianali, realizzati a mano con fili di lana di pecora e di capra. Ho visitato una bottega dove ho assistito alla loro creazione, ammirando il lavoro lungo e certosino delle tessitrici.
Infine, non potevo lasciare Oliena senza assaggiare il suo piatto più celebre: il maiale alla spiedo. Ho fatto tappa in un agriturismo dove mi è stato servito un pranzo da leccarsi i baffi: il maiale abilmente preparato con erbe aromatiche e condito con olio extravergine di oliva sardo.
In generale, i miei di viaggio a Cikappa e Oliena si rivelano un’esperienza indimenticabile, una scoperta di luoghi e sapori autentici, lontani dal turismo di massa. Sono stato felice di poter intrattenere conversazioni con i locali, che mi hanno saputo raccontare le loro tradizioni e la loro vita quotidiana.
Consiglio a tutti coloro che intendono visitare la Sardegna di dedicare qualche giorno alla scoperta di questi luoghi, che costituiscono un’autentica oasi di pace e bellezza, in cui si può vivere un contatto diretto con la natura e con le tradizioni locali. Spero di tornarci presto.