Per iniziare l’analisi, occorre identificare il dominio della funzione, cioè l’insieme dei valori di x per i quali la funzione è definita. Questo possiamo farlo osservando il grafico e verificando se la funzione è continua o se presenta dei “salti”.
Ad esempio, se il grafico mostra una linea continua senza interruzioni o discontinuità, allora il dominio sarà un intervallo infinito. D’altro canto, se vi sono dei punti di interruzione o zone non definite, allora il dominio sarà limitato a determinati intervalli o sarà escluso da alcune regioni del piano.
Una volta individuato il dominio, è possibile esaminare le espressioni per il codominio. Queste espressioni rappresentano i valori che la funzione può assumere e possono essere determinate attraverso vari metodi. Ad esempio, se la funzione è lineare, è sufficiente individuare i punti di intersezione con gli assi cartesiani per identificare i valori del codominio.
Allo stesso modo, se il grafico mostra una funzione quadratica, è possibile individuare il punto di massimo o di minimo (vertice) e il verso di apertura della parabola per determinare i valori del codominio. Nel caso di funzioni esponenziali, il grafico può rivelare una crescita o decrescita esponenziale e consentire di stabilire i valori del codominio.
È importante sottolineare che in alcuni casi la determinazione del codominio può richiedere ulteriori strumenti matematici, come la risoluzione di equazioni, la ricerca di asintoti o l’utilizzo di limiti.
Nel caso di funzioni trigonometriche come il seno o il coseno, il grafico può rappresentare un’oscillazione periodica. In questi casi, è opportuno osservare l’ampiezza, la frequenza e il periodo delle oscillazioni per individuare i valori del codominio.
Un’altra caratteristica importante dell’analisi del grafico è la possibilità di identificare i punti di flesso, cioè i punti in cui la concavità della curva cambia. Questi punti possono avere un’influenza significativa sulle espressioni per il codominio, poiché possono limitare i valori che la funzione può assumere.
Infine, l’analisi del grafico ci permette anche di individuare eventuali punti di discontinuità o discontinuità asintotiche. Questi punti rappresentano situa-zioni in cui la funzione non è definita o tende a infinito, e possono essere identificati osservando se il grafico mostra interruzioni o se si avvicina ad asintoti verticali o orizzontali.
In conclusione, l’analisi dei grafici ci fornisce una panoramica visiva delle funzioni e ci permette di identificare il dominio e le espressioni per il codominio. Attraverso l’osservazione delle caratteristiche del grafico, possiamo determinare i valori che la funzione può assumere e comprendere il suo comportamento globale.