Il tema centrale di “Amabili resti” è il processo di elaborazione del lutto da parte dei sopravvissuti alla morte di una persona cara. La famiglia di Susie è distrutta dal dolore e dalla perdita, con un padre che si impegna in una missione vendicativa e una madre che cerca rifugio nell’alcol. La sorella Lindsey vive nell’ombra della morte della sorella maggiore, mentre il fratellino Buckley cerca di affrontare la perdita della sua figura femminile di riferimento.
Ma Sebold non si limita a descrivere i meccanismi del dolore e del lutto: attraverso la voce di Susie, offre anche una riflessione sulla vita, sulla morte e sul significato della memoria. Il mondo degli spiriti rappresenta un luogo di transizione, dove i defunti possono espiare le proprie colpe, ma anche dove possono trovare conforto e speranza. Susie rimane attaccata alla vita terrena attraverso i ricordi che ha dei suoi cari e delle esperienze che ha vissuto, ma impara anche a lasciare andare ciò che non può più essere cambiato.
Un altro tema importante di “Amabili resti” è la violenza contro le donne e l’abuso di potere degli uomini. Il personaggio del killer di Susie, George Harvey, rappresenta il lato oscuro della vita suburbana e l’orrore che può nascondersi dietro la facciata dell’apparenza. Ma Sebold evita i triti cliché dei romanzi polizieschi, optando invece per un approccio più sottile e complesso alla questione. Harvey è un personaggio grottesco e inquietante, ma non privo di sfumature: nella sua follia si intuisce la sua umanità distorta e la sua disperazione. Inoltre, il romanzo si concentra sulle conseguenze della violenza, sui corpi e sulle menti delle vittime e dei loro familiari, piuttosto che sulla caccia al colpevole.
Infine, “Amabili resti” viene descritto come un libro sull’amore, ma non nel senso melò della parola. L’amore che si trova nel romanzo è un sentimento complesso e multifacetico, che va oltre i legami familiari e le relazioni romantiche. Susie ama il padre per la sua ossessione di trovarla, ma odia il modo in cui trascura gli altri membri della famiglia. La madre di Susie ama la figlia scomparsa, ma allo stesso tempo cerca di dimenticarla per non affrontare il dolore. Lindsey ama la sorella perduta, ma deve anche confrontarsi con la propria identità e il proprio desiderio di vivere.
In definitiva, “Amabili resti” è un libro che riesce a tratteggiare un ritratto straziante ma al tempo stesso delicato della vita e della morte, del dolore e della speranza, dell’orrore e dell’amore. Con la sua scrittura intensa e sensibile, Alice Sebold rende omaggio alla complessità dell’esperienza umana e alla forza della memoria.