Alan Sorrenti è uno dei maggiori cantautori italiani degli anni ’70. Il suo nome viene spesso associato alla disco music, genere che in quel decennio dominava le classifiche mondiali. Ma Sorrenti è molto di più: un artista che ha saputo farsi apprezzare per la sua attenzione alle tematiche sociali, la cura dei testi, la ricerca musicale.

Nato a Napoli nel 1950, Alan Sorrenti si trasferì da giovane con la famiglia a Los Angeles. Qui venne a contatto con la musica contemporanea americana, la psichedelia, il rock progressivo. Negli anni seguenti, quando tornò in Italia, iniziò a suonare il basso in diverse band, tra cui i “Jet”, di cui faceva parte il futuro batterista dei Pooh Stefano D’Orazio.

Il grande successo di Sorrenti arrivò nel 1972, con l’album “Aria”, prodotto dalla casa discografica Harvest (che pubblicava anche i Pink Floyd). Il sound di Sorrenti, che aveva abbandonato il basso per la chitarra acustica, si caratterizzò per una certa atmosfera onirica, per le lunghe improvvisazioni strumentali, per la forte presenza dei cori. I brani di “Aria”, come il celebre “Figli delle stelle”, divennero subito un successo, arrivando in cima alle classifiche italiane e vendendo milioni di copie in Europa.

Nel 1973 Sorrenti pubblicò il suo secondo album, “Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto”, registrato nella campagna toscana e caratterizzato da un’atmosfera ancora più sognante e meditativa. Tra i brani più famosi, “Non so che darei” e “Una lucciola”.

Negli anni successivi, Sorrenti continuò la sua ricerca musicale, spostandosi verso sonorità più jazz e fusion, ma sempre attento alla poesia e alla comunicazione con il pubblico. Nel 1980 pubblicò il concept album “Figli delle stelle – Film Music”, composto per una un’immaginaria colonna sonora.

Negli anni ’90, Sorrenti si dedicò soprattutto all’attività live, collaborando anche con altri musicisti famosi come Pino Daniele o Jon Anderson dei Yes. Nel 1999 pubblicò l’album “Koinè”, che ottenne un discreto successo in Francia. Nel 2003 partecipò al Festival di Sanremo con il brano “L.A. & N.Y.”, dedicato alle torri gemelle.

Alan Sorrenti è stato un artista controverso, spesso criticato per il suo interesse per la new age, per il suo stile troppo sperimentale e poco commerciale. Ma è anche un artista che ha saputo anticipare molte tendenze musicali, che ha messo la poesia al centro della sua musica, smontando molte convenzioni della canzone italiana. Oggi la sua musica continua ad essere ascoltata e amata da molti, soprattutto dai giovani, che scoprono in Sorrenti un artista profondo e originale.

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