Dopo aver studiato legge a Aix-en-Provence, Thiers si trasferì a Parigi per intraprendere una carriera giornalistica. La sua abilità nel comunicare e nel commentare gli eventi politici lo portò a diventare uno dei principali esponenti dell’opposizione liberale durante il governo di Luigi Filippo. La sua critica nei confronti della monarchia gli valse delle denunce, ma ciò non lo fermò dal perseguire la sua passione per la politica.
La carriera politica di Thiers includeva un vasto ventaglio di incarichi, dalla carica di deputato a quella di ministro. Durante la Rivoluzione del 1848, guidò il governo provvisorio e giocò un ruolo cruciale nella creazione della Seconda Repubblica francese. Thiers ebbe anche una notevole influenza nel processo di unificazione italiana, sostenendo proprio nei primi anni dell’unificazione la causa italiana e contribuendo a ottenere l’appoggio francese a sostegno del Regno di Sardegna.
Tuttavia, è durante la Terza Repubblica francese che Thiers rivestì il ruolo più importante della sua carriera politica. Dopo la caduta del Secondo Impero francese e la sconfitta francese nella guerra franco-prussiana, Thiers fu scelto come capo di un governo di difesa nazionale dalla Assemblea Nazionale. Grazie ai suoi sforzi, fu possibile organizzare una resistenza contro l’occupazione prussiana.
Nel luglio del 1871, Thiers fu eletto come capo dello stato e divenne il primo presidente della Terza Repubblica francese. Durante il suo mandato, si adoperò per ripristinare l’ordine e la stabilità in un paese ancora provato dalla guerra. La sua priorità principale era quella di riconquistare l’Alsazia e la Lorena, regioni che erano state annesse dalla Prussia dopo la guerra franco-prussiana.
Thiers cercò di negoziare la restituzione delle due regioni, tuttavia le sue richieste incontrarono la resistenza della Germania. Nonostante i suoi sforzi, non riuscì a ottenere la restituzione delle terre perdute.
Nonostante gli insuccessi nella politica estera, Thiers riuscì a portare la Francia verso la stabilità interna. Promosse forti politiche di riconciliazione nazionale, adottando una politica di amnistia verso coloro che si erano ribellati contro il governo durante la Comune di Parigi del 1871. Inoltre, lavorò per riformare le istituzioni nazionali, consolidando l’autorità centrale e riducendo l’influenza delle province.
Adolphe Thiers morì l’ottobre del 1877, lasciando un’eredità significativa nella politica francese. La sua leadership riuscì a stabilizzare la Francia dopo la guerra franco-prussiana, garantendo la continuità del governo e reintegrando il paese nella comunità internazionale. La sua capacità di negoziare e gestire le relazioni internazionali ha dimostrato il suo valore come statista francese.
Oggi, Adolphe Thiers è ricordato come una figura chiave nel periodo di transizione politica francese dal Secondo Impero alla Terza Repubblica. La sua dedizione alla politica e al bene del suo paese lo ha reso un eroe nazionale, un leader capace e un diplomatico rispettato.