A partire da quale età un bambino può esprimere la propria volontà?
La legge italiana stabilisce che a partire dagli 11 anni di età, un bambino può esprimere la sua preferenza riguardo con quale genitore vuole vivere. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta solo di una valutazione che il giudice terrà in considerazione, ma non è una decisione definitiva che il bambino può prendere autonomamente.
Come viene valutata la volontà del bambino?
La volontà del bambino di cui tener conto nel caso di separazione dei genitori viene valutata attraverso un colloquio con un consulente professionale, come un assistente sociale o uno psicologo. Questo professionista dovrà accertarsi che la volontà del bambino sia autentica e non influenzata da manipolazioni o pressioni esterne.
La volontà del bambino è l’unico criterio preso in considerazione dai giudici?
No, la volontà del bambino è solo uno dei criteri presi in considerazione dai giudici nel decidere la custodia. Altri fattori come le condizioni di vita offerte da ciascun genitore, la capacità di cura e la stabilità emotiva sono anch’essi valutati attentamente. L’interesse superiore del bambino rimane il principale obiettivo nel prendere una decisione.
Cosa succede se il genitore scelto dal bambino non è idoneo?
Se il genitore scelto dal bambino non è considerato idoneo dal giudice, ad esempio a causa di comportamenti violenti o negligenti, il giudice può decidere di non tener conto della volontà del bambino e prendere una decisione di custodia indipendente. In questi casi, sarà sempre l’interesse superiore del bambino a prevalere.
Quali sono le conseguenze legali di questa scelta del bambino?
La scelta del bambino influisce sulla determinazione della custodia, ma non ha conseguenze legali dirette. Ciò significa che il genitore non scelto non perde i propri diritti di visita o poteri decisionali riguardo al bambino. Tuttavia, è importante sottolineare che la volontà del bambino è un elemento di grande peso nelle decisioni giudiziarie.
- Conclusione:
Il diritto di scelta dell’infante a 11 anni, riguardo con quale genitore stare dopo una separazione o divorzio, è una questione complessa. La legge italiana permette ai bambini di esprimere la loro volontà a partire da questa età, ma il giudice terrà in considerazione anche altri fattori e l’interesse superiore del bambino. La volontà del bambino non ha conseguenze legali dirette, ma può influenzare la decisione finale riguardo alla custodia. È fondamentale che il processo di valutazione di questa volontà sia condotto in modo professionale e attento per garantire il benessere e gli interessi del bambino.