Il film inizia con un flashback in cui un uomo viene condannato a morte per un omicidio che Jack Gramm aveva aiutato a incriminare. Il vero assassino, però, sembra ancora in circolazione e ha intenzione di vendicarsi. Da qui inizia una corsa contro il , con Gramm che deve decifrare gli indizi lasciati dall’assassino per potersi salvare.
La tensione aumenta quando Gramm riceve una chiamata, il cui numero visualizzato è proprio il suo: 88 minuti, esattamente quanto gli rimane per vivere. Il film si svolge principalmente in tempo reale, in cui ogni minuto è cruciale per la sopravvivenza del protagonista.
Gramm si trova a dover indagare su diversi sospetti, come un suo studente problematico, un collega geloso e persino una sua ex fidanzata che sembra avere qualcosa da nascondere. Deve cercare anche di tenere lontano i suoi allievi, che sembrano essere coinvolti nella faccenda.
La trama si snoda attraverso una serie di colpi di scena e inganni, mantenendo lo spettatore sulle spine. Ci sono momenti di azione, in cui Gramm si trova a dover fuggire da pericoli imminenti, ma ci sono anche momenti di suspence, in cui si cerca di svelare l’identità dell’assassino.
Al Pacino offre una grande performance nel ruolo di Jack Gramm, mostrando la sua abilità nel portare sullo schermo personaggi complessi. La sua interpretazione del criminologo è credibile e coinvolgente, riuscendo a far sentire lo spettatore vicino al suo personaggio.
La regia di Jon Avnet mantiene un ritmo frenetico, senza rallentare mai il passo. Le riprese sono dinamiche e ben curate, contribuendo a creare una forte atmosfera di suspense. La sceneggiatura, sebbene a tratti prevedibile, riesce a tenere lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultimo minuto.
Tuttavia, nonostante l’interessante trama e le ottime performance, “88 Minuti” ricevette critiche contrastanti. Alcuni critici pensarono che la trama fosse troppo complicata e piena di incongruenze, mentre altri trovarono il finale poco convincente. Inoltre, alcune sottotrame non vennero approfondite a sufficienza, lasciando lo spettatore con più domande che risposte.
Nonostante le critiche, il film ha riscosso un discreto successo al botteghino, incassando circa 32 milioni di dollari in tutto il mondo. La sua fama è aumentata nel corso degli anni grazie alla sua presenza sulla piattaforma di streaming, dove molti spettatori lo hanno scoperto e apprezzato.
In conclusione, “88 Minuti” è un film thriller che offre un’esperienza coinvolgente e avvincente. Nonostante qualche critica, la trama e le performance sono ben realizzate e riescono a tenere lo spettatore incollato allo schermo fino all’ultimo minuto. Se sei un amante del genere, ti consiglio di dargli una possibilità.